Il data center ReCaS-Bari

Il data center ReCaS-Bari è stato realizzato dall'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) nell’ambito del progetto ReCaS (PON Ricerca e Competitività 2007-2013, Avviso 254/Ric). E' stato completato a luglio 2015 ed inaugurato (locandina) il 9 luglio 2015.

L'obiettivo del progetto ReCaS è stato il potenziamento di alcune infrastrutture di calcolo già esistenti a Catania, Cosenza, Napoli e Bari.  

A Bari, presso il Dipartimento Interateneo di Fisica dell’Università e del Politecnico di Bari, già a partire dal 2009 è entrato in funzione il "Bari Computing Centre for Science (Bc2S)" realizzato dalla Sezione INFN di Bari per far fronte al sempre crescente fabbisogno di  calcolo scientifico proveniente dai gruppi sperimentali e teorici operanti all'interno della Sezione INFN e del Dipartimento Interateneo di Fisica e in particolare degli esperimenti  ALICE e CMS in svolgimento presso il Large Hadron Collider (LHC) al CERN di Ginevra.

Con il passare degli anni il Bc2S è cresciuto  e, alla fine del 2015 quando è stato inglobato nel data center ReCaS-Bari, contava su una potenza pari a  4000 singole unità di elaborazione (core) distribuiti su 250 nodi di calcolo e circa 1700 TB di spazio disco.

La potenza di calcolo acquisita con il progetto  ReCaS, che sia aggiunge a quella già disponibile nel  Bc2S,  consiste in 128 server ciascuno dotato di  64 core e 256 GB di RAM, per un totale di più di 8000 core e 3500 TB di spazio disco. 

Tipicamente, una applicazione di fisica delle alte energie utilizza una singola unità di elaborazione (un singolo core), cosicché  sulla infrastruttura ReCaS possono girare contemporaneamente  più di 8000 applicazioni indipendenti (12000 se si tiene conto anche dei core già disponibili nel Bc2S).

In aggiunta, il data center ReCaS-Bari ospita un piccolo cluster dedicato al calcolo HPC (High Performance Computing) per eseguire applicazioni che richiedono un elevato numero di unità di elaborazione che lavorano in parallelo scambiandosi continuamente  informazioni l'una con l'altra.

Il cluster HPC consiste di 20 server, ciascuno con 40 core, per complessivi 800 core. Ogni server è dotato di un acceleratore grafico (NVIDIA K40) particolarmente utile per accelerare l’esecuzione di alcuni calcoli. Tutti i server sono interconnessi, con tecnologia InfiniBand a bassa latenza, al fine di aumentare la velocità di scambio dei dati tra gli stessi.

Si tratta cioè di un cluster HPC in grado di eseguire applicazioni che usano fino a 800 core in parallelo, potente a sufficienza per eseguire la grande maggioranza delle applicazioni così come per testare algoritmi prima di portarli su calcolatori HPC di maggiori dimensioni. 

Una novità rispetto al Bc2S  è la presenza di un sistema di registrazione su nastro magnetico (tape library IBM System Storage TS3500) per l’archiviazione di lunga durata dei dati con una capacità di 2.5 PB (2500 TeraByte).

Il nuovo data center ReCaS-Bari eredita dal precedente  Bc2S un forte orientamento all’uso di software open source: di fatto tutto il sistema di gestione del data center è basato su software open source. Si rimanda all'apposita sezione per gli approfondimenti.