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Bari Computer Center for Science (Bc2S)

Il Bari Computer Center for Science (Bc2S) è stato realizzato nel 2009 dall'INFN nel Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari, per soddisfare le crescenti richieste computazionali degli esperimenti a cui la Sezione INFN partecipava, in particolare  quelle di ALICE e CMS, i due esperimenti condotti al Large Hadron Collider. 

Di seguito sono riportati i numeri più significativi del Bc2S :

  • una sala CED di  50 m2
  • 18 Armadi Rack e 10 scambiatori di calore acqua-aria disposti su due file contrapposte per formare un'isola con corridoio caldo;
  • 2 gruppi frigo;
  • un quadro elettrico per l'alimentazione elettrica e 3 UPS da 60 kW (in ridondanza n più uno) per mantenere in funzione il centro in assenza di corrente elettrica;
  • impianto di rilevazione e spegnimento incendi;
  • 250 nodi di calcolo con 4000 core complessivi;
  • 1700 TB di spazio disco condiviso tra tutti i nodi dicalcolo;
  • rete locale ad albero in grado di assicurare una banda 1 Gbps  tra ciascun server e lo storage.
  • 3 nodi di calcolo per il login e l’attività interattiva;
  • 3 gateway per esportare le risorse ad infrastrutture di calcolo distribuite geograficamente;
  • 2 HTTP e 2 XRootD servers per permettere l'accesso ai dati presenti nella farm a macchine geograficamente distribuite;
  • 1 TB di storage dedicato (ed un secondo di buckup) per memorizzare i software utilizzati da varie comunità scientifiche;

Il Bc2S adottava il paradigma di GRID, svolgeva il ruolo di TIER2 (centro di calcolo di secondo livello)  per gli esperimenti ALICE e CMS in stretta connessione con le e-Infrastrucutre Europee  "European GRID Infrastructure" (EGI)  e mondiali "Worldwide LHC Computing Grid" (WLCG). 

Nell'autunno del 2015, con la realizzazione del data center  ReCaS-Bari, le risorse computazionali del Bc2S  sono state inglobate nella nuova infrastruttura.

Fondamentalmente il Bc2S  era dedicato alle attività sperimentali  e teoriche della Sezione INFN  e del Dipartimento interateneo di Fisica di Bari. Ma negli anni era anche cresciuto il suo uso  da parte di altre comunità scientifiche locali. Questo appare dalle figure 1 e 2  che mostrano rispettivamente la percentuale di risorse computazionali e di storage usate in media dai vari utenti nell’ultimo anno di vita del Bc2S. Come si vede, gli esperimenti di fisica delle alte energie utilizzano oltre 80% delle risorse computazionali e circa il 90%  dello storage. Si può anche notare come le attività di fisica medica, di bioinformatica, di analisi delle immagini da satellite (remote sensing), etc.  utilizzano circa il 10% delle risorse computazionali.

 

Figura 1. Percentuale delle risorse di calcolo usate dai vari esperimenti e comunità scientifiche nel Bc2S.



Figura 2. Percentuale delle risorse di storage usate dai vari esperimenti e comunità scientifiche nel Bc2S.